Un santuario mariano
Il Santuario N.Signora di Pontelungo è un luogo privilegiato dello spirito. Qui la Madonna di Pontelungo, Patrona della Città di Albenga e dell'intera diocesi, ottiene ai fedeli che a Lei ricorrono numerose grazie per l'anima e per il corpo, come testimoniano i numerosi ex voto. Il Santuario Diocesano è affidato all'Istituto dei Frati Francescani dell'Immacolata che lo gestiscono dal 2006. In Santuario è possibile accostarsi ai sacramenti della Confessione e Comunione, assistere alla recita dei vespri, all'adorazione Eucaristica, all'esercizio comunitario del Rosario.
2006
1990
Francescani Immacolata ad Albenga


Nascita Francescani Immacolata
Frati Francescani dell'Immacolata
Segno distintivo è anche la “Medaglia Miracolosa” appuntata al petto al lato del cuore nel ricordo delle apparizioni mariane a rue du Bac di Parigi nel 1830 e di cui proprio S. Massimiliano Kolbe se ne fece promotore. E' un dono della Vergine, segno distintivo che ogni nostro frate porta con orgoglio e dedizione.
La medaglia miracolosa
Il Santuario della B.V. del Buon Consiglio di Frigento
Casa madre dei Frati Francescani dell'Immacolata, il Santuario della Madonna del Buon Consiglio è meta di turismo religioso legato al ritrovamento di una maiolica raffigurante la Vergine con il Bambino e a una serie di grazie e prodigi per cui è tuttora oggetto di venerazione
Alle porte del Terzo Millennio, i Francescani dell’Immacolata nascono come risposta al decreto conciliare Perfectae caritatis che invitava i religiosi a un “ritorno alle fonti”. È alla Porziuncola di S. Maria degli Angeli che l’Ordine Serafico ha messo le sue “radici” facendo propria la “Causa dell’Immacolata”. San Massimiliano M. Kolbe , con le sue “Città dell’Immacolata” costituisce nella nostra epoca uno dei frutti più genuini di quella radice tutta serafica e tutta mariana. Egli è il protettore dei nostri difficili tempi.
Storia dei Frati Francescani dell’Immacolata
I Frati Francescani dell’Immacolata (in latino Congregatio Fratrum Franciscanorum Immaculatae) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: (sigla F.I.). L’Istituto nasce nel 1990 da una comunità fondazionale primitiva di una trentina di Frati Minori Conventuali che aveva sviluppato in Irpinia una forma di vita prevalentemente contemplativa inaugurata nel 1970 da due religiosi. La progressiva presenza di vocazioni riorganizzò lo stile di vita e promosse anche la dimensione attiva dell’apostolato orientandolo soprattutto verso i media con la stampa, la radio e la televisione. Il modello era quello delle Città dell’Immacolata di S. Massimiliano M. Kolbe che proprio in quegli anni veniva elevato agli onori degli altari. Le caratteristiche specifiche della fraternità, con la sua formazione propria, determinarono l’indole originale che venne riconosciuta canonicamente dall’Arcivescovo Metropolita di Benevento che eresse a istituto di diritto diocesano i frati della Casa Mariana di Frigento (AV). Il quarto voto specifico denominato “Voto Mariano” rende francescani dell’Immacolata missionari in senso specifico. La diffusione nei vari continenti e la crescita in numero e opere ottennero il 1° gennaio 1998 anche l’elevazione canonica a diritto pontificio. La dimensione mariana è la caratteristica specifica della nostra famiglia religiosa. Il nostro ispiratore, S. Massimiliano Kolbe, è stato un apostolo del culto all’Immacolata Concezione. È noto come quest’umile e mite Francescano, con incredibile audacia e con straordinario genio organizzativo, sviluppò le “Città dell’Immacolata” facendo della devozione alla Madre di Cristo, contemplata nella sua veste solare (Cfr. Apoc. 12, 1) il punto focale della sua spiritualità, del suo apostolato, della sua teologia. Padre Kolbe, come tutta la dottrina, tutta la liturgia e tutta la spiritualità cattolica, vede Maria inserita nel disegno divino, come «termine fisso d’eterno consiglio», come la piena di grazia, come la sede della Sapienza, come la predestinata alla Maternità di Cristo, come la regina del regno messianico (Lc 1, 33) e nello stesso tempo l’ancella del Signore, come l’eletta a offrire all’Incarnazione del Verbo la sua insostituibile cooperazione, come la Madre dell’uomo-Dio, nostro Salvatore, Maria è Colei mediante la quale gli uomini arrivano a Gesù, e Colei mediante la quale Gesù arriva agli uomini. Esiste quindi un profondo nesso tra la vita mariana e la vita missionaria. Questo mosse Padre Kolbe ad introdurre un “Quarto Voto” per assicurare ai frati inviati in missione la totale disponibilità.



